EMISSION QUATRE TEMPS

Dal 1968 al 1972-73 collabora con ORTF (Office de Radiodiffusion Télévision Française), diretta da Michèle Arnaud, realizzando una serie di filmati come assistente di Jean-Christophe Averty per l’Emission “Quatre Temps”, un programma pomeridiano in cui Françoise Hardy, Jacques Dutronc, Johnny Hallyday, Sylvie Vartan, Marie Laforêt cantano sullo sfondo di scenografie di Giuseppe Capogrossi, Sonia Delaunay, Wassily Kandinsky, Victor Vasarely, David Hockney e altri.

PINK FLOYD A POMPEI

Nel 1971 viene mandato da Michèle Arnaud a Pompei per seguire le riprese del film di Adrien Maben nell’anfiteatro. Stringe amicizia con la band che l’anno successivo gli concederà l’uso delle musiche di Echoes per il suo film Balla e il Futurismo.

Jack Clemente e “Zoè” (Marie-Noëlle Zurstrassen) sul set del film Pink Floyd: live at Pompeii, Pompei, 1971

BALLA ET LE FUTURISME, 1971 (35 mm – durata 52’)

È il suo primo film come regista autonomo, premiato con il Leone d’Argento alla Biennale di Venezia del 1972 nella sezione Documentari d’Arte. Il progetto del docufilm fu ideato da Jack Clemente in occasione della mostra su Giacomo Balla alla Galleria d’Arte Moderna di Roma nel centenario della nascita dell’artista.

Sottofondo musicale: Feux d’Artifice di Igor Stravinskij; Echoes dei Pink Floyd.

LA VITA INIMITABILE

Gabriele D’Annunzio fra moda e leggenda (16 mm – durata 62’ e 50’’)

È il suo secondo film del 1973, prodotto da RAI – Roma e RM (Reiner Moritz) – Monaco.

Si ricostruisce la storia, la vita e “lo stile politico” del poeta attraverso ampio materiale documentario sulla moda, sull’arte e sul costume del suo tempo. Immagini del volo su Vienna e dell’impresa di Fiume, di opere di Boldini, Klimt, Corcos, Marussig, Dante Gabriele Rossetti e Leon Bakst e di protagoniste come Isadora Duncan e Ida Rubinstein.  Si focalizza la passione del Vate con Eleonora Duse tra Venezia, il Vittoriale e la Toscana, con il sottofondo musicale della Traviata e del Requiem di Giuseppe Verdi, di Wagner e di Debussy.

Fotogrammi tratti dal film documentario La vita inimitabile. Gabriele D’Annunzio fra moda e leggenda.

RAUSCHENBERG E LA POP ART

È il terzo film, prodotto da da Michèle Arnaud e Reiner Moritz del 1973, girato tra New York e Captiva Island in Florida, negli studi dell’artista. Per la sua malattia il montaggio non fu terminato da Clemente ma ripreso dallo stesso Rauschenberg.